Le norme “CEI” forniscono le regole per individuare correttamente i morsetti relativi agli apparecchi industriali a bassa tensione (minore 1000V).
La marcatura dei morsetti dei “relè” (bobine) e di dispositivi analoghi, è riportata nella seguente tabella.
Nei “contattori”, la marcatura dei contatti principali avviene utilizzando i numeri dispari per i morsetti in ingresso e i numeri pari per quelli di uscita.
Di seguito l’immagine di un contattore a 3 poli della Schneider Electric.
Sulla stesso sono visibili gli ingressi principali 1L1, 3L2, 5L3 e le uscite 2T1, 4T2, 6T3. Sono visibili anche i contatti ausiliari presenti direttamente sullo stesso NO(13,14) NC(21,22) e i contatti di alimentazione della bobina (A1,A2).
Nei morsetti dei “contatti ausiliari” il contrassegno è determinato dalla combinazione di due numeri:
Nella tabella seguente viene riportata l’identificazione dei morsetti per i contatti ausiliari secondo le norme CEI:
Di seguito l’immagine di un blocco per contatti ausiliari che può essere montato su un contattore. Sullo stesso sono visibili i numeri che contrassegnano i vari morsetti. Inoltre sono riportati le sigle NC e NO per indicare quali contatti sono “normalmente aperti” e quali contatti sono “normalmente chiusi”.
Sul “relè termico”, detto anche interruttore termico, per i contatti principali, la marcatura avviene con la stessa modalità dei contatti principali, come per i contattori. Per in contatti ausiliari, si usano i numeri di funzione dei contatti con funzioni speciali (5,6,8). Come numero di sequenza si utilizza il 9 e se necessario un ulteriore numero si utilizza lo 0(zero).
Di seguito un’immagine riportante la marcatura per i relè termici.
Di seguito l’immagine di un relè termico. Si possono notare i contatti di potenza (T1,T2,T3) e i contatti ausiliari NO (97-98) NC (95-96) Nella parte alta sono visibili i tre contatti in rame che vengono inseriti sui contatti principali di uscita del contattore.
Di seguito una tabella contenente la composizione dei contatti ausiliari presenti sui contattori di potenza.
Alcuni contattori sono contraddistinti dalla lettera E, per gli stessi la composizione dei contatti è la seguente:
Nota: Altre tipologie di contattori, come anche atre tipologie di dispositivi, hanno sigle differenti per l’identificazione degli stessi e relativi morsetti.
I morsetti del “motore trifase” sono contraddistinti dalle sigle U1, V1, W1. Se si collegano rispettivamente L1, L2, L3 ai terminali U1, V1, W1 il senso di rotazione sarà quello orario. Se si vuole invertire il senso di rotazione bisogna scambiare due fasi.
Nell’immagine sopra riportata sono rappresentati diversi collegamenti relativi ai Motori asincroni trifase.
Per conoscere la disposizione dei vari contatti e relativi morsetti bisogna fare sempre riferimento ai manuali rilasciati dai vari costruttori i quali poi devono sempre attenersi alle norme (CEI, IEC, CENELEC, Ecc…)
Molti contattori e dispositivi vari, riportano stampato sugli stessi quali dei loro contatti sono aperti, chiusi, o se hanno un “contatto di interscambio”, sugli stessi sono presenti le rispettive sigle NO, NC, CO.
In alcuni casi viene riportato lo schema funzionale o di montaggio che aiuta e rende molto più facile capire come collegare correttamente il dispositivo e che tipo di contatti sono presenti nei rispettivi morsetti.
Per iniziare a realizzare i primi impianti elettrici industriali, a capire come collegare contattori, contatti ausiliari, relè termici, ecc… quanto appena riportato vi sarà sicuramente utile.
Rimango sempre a vostra disposizione. Domande, consigli, sono sempre ben accetti. Se volete contribuire, con la pubblicazione di materiale che ritenete interessante, da condividere, fatemi sapere.
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